Viaggio a Budapest: l’arrivo in città

Tempo di estate, tempo di vacanze, tempo di viaggi. Avevo diverse destinazioni possibili in testa per l’estate, una mi attirava più di tutte: Budapest. Da tempo speravo di visitare la capitale ungherese, e non appena se ne è presentata l’occasione ne ho approfittato. Un viaggio a Budapest che avrei affrontato in solitaria, libero dai vincoli che la compagnia ti impone. Un’ora e un quarto di volo ed eccoci all’Aeroporto Internazionale Budapest-Ferenc Liszt. Che il viaggio cominci.
Dall’aeroporto al centro della città
L’aeroporto di Budapest dista circa 28 km dal centro della città, ma raggiungerlo è piuttosto semplice. Esistono varie opzioni.
Bus + Metro
Questa opzione è forse quella più semplice, sicuramente quella che ho scelto io. Budapest è servita da quattro efficienti linee metropolitane. Nessuna di queste arriva però direttamente all’aeroporto, ma la linea 3 si ferma al capolinea Kobanya-Kispest. Ogni circa 10 minuti, il bus 200E, copre la tratta dall’aeroporto direttamente fino alla stazione metropolitana. Da qui siete poi liberi di raggiungere qualsiasi punto della città.
Bus + Treno
Tra le varie fermate del bus 200E c’è pure quella di Ferihegi, la stazione. Da qui è possibile prendere il treno per la stazione di Nyugati, proprio nel centro della città
Queste rappresentano le opzioni più valide ed economiche, ma per i meno parsimoniosi è possibile raggiungere il centro anche in taxi o in minibus, che trasporta i turisti direttamente in hotel.
Giunto finalmente in città mi reco nel mio piccolo e spartano ostello, il White Rabbit Hostel, a pochi metri dal Ponte della Libertà (TripAdvisor: CLICCA QUI – Booking: CLICCA QUI). Erano già le 18, ma non volevo perdere neanche un minuto, dopo poco ero già fuori per le strade della città.

Il Ponte della Libertà
Il mio viaggio a Budapest inizia proprio da qui, dal ponte che praticamente vedevo dalla finestra della mia stanza, da uno dei più belli della città. Il ponte imita lo schema di un classico ponte sospeso ed è uno dei tanti che attraversa il Danubio collegando Buda e Pest. Venne costruito a fine 1800 ed inaugurato alla presenza dell’imperatore Francesco Giuseppe, che inserì l’ultimo rivetto d’argento nel pilastro della struttura di ferro sul lato di Pest. Il ponte è attraversato giornalmente da auto e tram, ma uno dei progetti futuri è quello di convertirlo a pedonale.

Secondo una tradizione, il Ponte della Libertà andrebbe attraversato a piedi pensando intensamente ad un sogno nascosto per farlo avverare. A sorvegliare il ponte e l’intera città, sul lato di Buda, la collina Gellert.

La Citadela sul monte Gellert
La mia vera destinazione quella sera era proprio quella collina. Una della cose che avevo in mente del mio viaggio a Budapest era quello di riuscire a fotografare la città dall’alto. La Citadela, posta sulla cima di questo piccolo monte, era il luogo ideale ai miei propositi.

Varie leggende circondano Gellert, una di queste è quella che riguarda il vescovo missionario Gerardo, che nel 1046 si dice sia stato spinto dagli ungheresi ancora pagani giù dalla cima di questo colle alto 235 metri.

In cima al monte si trova la fortezza della Cittadella. Dopo la rivolta del 1848, il consiglio di guerra viennese decise che bisognava costruire una roccaforte su questo luogo. I cannoni austriaci però non erano rivolti verso gli stranieri, ma fissavano minacciosi la città di Pest per intimorire la popolazione ungherese schieratasi con i rivoluzionari. In breve la Cittadella divenne simbolo di tirannia e assolutismo. In questo luogo si trova una dei simboli della città, la Statua della Libertà, raffigurante una donna che tiene fra le mani un ramo di palma.

Infine il panorama, mozzafiato, sull’intera città di Budapest. Ho aspettato circa due ore per vedere il sole calare e le luci cittadine pian piano illuminare la notte. Questa città di sera cambia volto. O meglio, completa lo spettacolo che mostra di giorno mettendo la ciliegina sulla torta. Una sudata arrivare in cima a quel monte, ma ne vale assolutamente la pena.
