Piazza degli Eroi: ultimo giorno a Budapest

Arriviamo all’ultimo capitolo di questo viaggio in terra ungherese. Un sole cocente e crampi alle gambe per i (tanti) km fatti nei giorni precedenti (gli articoli su Budapest li trovate QUI) ci danno il buongiorno. Tentando di riunire un po le energie mi incammino verso il Nord del centro cittadino. Esattamente sul viale Andrassy, dove al suo termine avrei trovato Piazza degli Eroi ed il parco Varosliget.
Piazza degli Eroi
Circa 4 km separavano il mio ostello da Piazza degli Eroi. Ormai questo viaggio a Budapest stava diventando una maratona, ma ero più deciso che mai a non utilizzare i mezzi pubblici. Terminato viale Andrassy, con i suoi palazzi e ville d’alta borghesia, arriviamo nella celebre piazza. Tra i luoghi più conosciuti della città, questa particolare piazza è un largo spiazzo aperto con al centro il Monumento del Millenario, per onorare il millenario della conquista dei Carpazi.

La colonna bianca è alta 36 metri e sulla sua sommità vi è l’Arcangelo Gabriele, simbolo di guerra e pace, conoscenza e gloria. Alla base della colonna e sui due archi originariamente dovevano esserci le statue dei 14 Re d’Ungheria. Ma, come succede anche nella realtà, i sovrani combatterono pure nel mondo delle statue. Infatti nel corso degli anni le statue furono tolte, rimesse e spostate in base agli avvenimenti storici. Quando i sovietici occuparono Budapest, la piazza fu spesso sede di celebrazioni da parte dei comunisti. Era intenzione proprio del nuovo governo comunista di abbattere il monumento, non tollerando il forte spirito patriottico ungherese. Ma alla fine decisero solo per dei piccoli cambiamenti.

Ai due lati di Piazza degli Eroi si guardano due santuari delle arti, il Palazzo delle Esposizioni e il Museo delle Belle Arti. Il primo è la casa dell’arte figurativa contemporanea, mentre il secondo ha portato negli anni opere di artistici classici e moderni. Tutto l’insieme fanno di Piazza degli Eroi uno dei luoghi più visitati di Budapest. L’atmosfera tranquilla è piacevole, il sole scottante che picchia in testa (e neanche un metro d’ombra), però, mi spingevano a proseguire verso il parco.

Il Castello di Vajdahunyad
Superata Piazza degli Eroi ci si immerge nel grande parco alle sue spalle. Una delle cose che volevo vedere era il Castello di Vajdahunyad. Si tratta di una copia parziale di un castello in Transilvania, Romania. L’edificio rappresenta però, anche una mostra di stili architettonici diversi: gotico, rinascimentale, barocco e romanico.

Lo stile e l’impatto dell’edificio lasciano sicuramente meravigliati, tipico dei castelli dell’Est. Purtroppo non sono riuscito ad entrare e forse anche per questo motivo il castello non mi ha colpito molto. Mi aspettavo di più. Forse la sua posizione, un po nascosta dagli alberi, non lo mette in risalto a sufficienza.


Il giardino Zoologico
Concludiamo il nostro giro. Alla destra di Piazza degli Eroi troviamo lo Zoo di Budapest, che tiene quasi 5000 esemplari di mille specie e che presenta anche un giardino botanico. Sullo zoo c’è poco da poter raccontare, qualche foto può spiegarvi meglio le due piacevolissime ore che ho passato li dentro.



Terminato il giro allo zoo mi incammino sul viale Andrassy, lasciandomi alle spalle Piazza degli Eroi. Stava terminando il mio tempo a Budapest. La sera avrei fatto ancora due passi sul Danubio ed il giorno dopo avrei preso l’aereo di ritorno per Milano. Era dunque tempo delle conclusioni e delle considerazioni su questa città. Che dire..promossa!! Sicuramente è una città stupenda, la sera poi riesce a dare il meglio di se. Ma non è questo ad avermi colpito maggiormente. Quello di cui mi sono innamorato è la sua storia. Travagliata, complicata, ricca di eventi tragici e periodi difficili. Ma non per questo si è mai arresa. Budapest ha sempre saputo ricostruirsi, ripartire, il più delle volte dal niente. Ed è proprio quando riesci a capire fino in fondo lo spirito di una città che viaggiare diventa qualcosa di stupendo. Arrivederci Budapest!!
