Il centro di Siviglia: l’Alcazar e la cattedrale

Passeggiare per il centro di Siviglia è sicuramente una delle cose più piacevoli che offre questa città. Le sue piccole vie (classiche dei centri spagnoli) riuscivano ad instaurare con me un rapporto di “intimità“. Mi sentivo a casa, comunque in un’ambiente familiare.
Siviglia riesce ad essere antica e moderna allo stesso tempo. I numerosi calesse che girano per il centro fanno da contorno ai due monumenti principali della città: la Reales Alcazares e la Cattedrale di Siviglia.

La reales Alcazares de Sevilla
Dopo aver girato per il centro, decidiamo di dare un tocco arabo alla nostra giornata. L’ Alcazar si trova proprio nel centro di Siviglia, di fronte la Cattedrale. La Porta del Leone fa da accesso al complesso architettonico comprendenti cortili e palazzi, fatti costruire dai monarchi arabi che si susseguirono in città.

Muri ricoperti di maioliche, cortili con fontane, arcate decorate, infinite stanze ed un grande giardino. Orientarsi al suo interno risulta particolarmente difficile. Tra le camere più importanti c’è il Salone degli Ambasciatori (decorato in stile Mudejar), il Salone di Carlo V (con soffitto in stile rinascimentale) ed il Patio de las Doncellas (muri ricoperti di maioliche e tra i più belli del palazzo).


Infine, completiamo la visita all’Alcazar con una passeggiata nei suoi magnifici giardini, un eccellente esempio di un’arte in cui gli andalusi sono grandi maestri. All’interno del loro patrimonio artistico che questi giardini offrono troviamo fontane, statue, stagni e perfino un labirinto.


La cattedrale di Siviglia, nel centro storico
A due passi dall’ Alcazar si trova la Cattedrale di Siviglia, la più grande di Spagna e la terza del mondo cristiano, superata in estensione solo dalla Basilica di San Pietro di Roma e la Cattedrale di San Paolo di Londra. La grandezza è, quindi, la prima cosa che colpisce.

Questa grande opera venne costruita nel XV secolo su un antico minareto, di cui rimangono soltanto il Patio de los Naranjos e l’emblematica torre Giralda. Quest’ultima, la cui costruzione iniziò nel 1171, è una delle torri più ammirate al mondo. E’ alta 103 metri e la sua presenza in città è costante, quasi onnipresente. Scorci di torre appaiono dagli angoli più imprevisti, quasi all’improvviso.

La visita continua all’interno della cattedrale, accedendo da uno dei tanti portoni d’ingresso. Premetto che non sono un grande fan di chiese e dei suoi interni. Indubbiamente il capolavoro artistico e di imponenza è esemplare. Ma le varie Sacrestie, Cappelle, statue e quadri non mi trasmettevano ciò che trasmettevano ad altri. Ciò che mi colpiva davvero era l’ambiziosità di coloro che la progettarono, ed ovviamente il risultato ammirevole.

L’unico monumento che suscitò in me particolare interesse fu il Mausoleo di Cristoforo Colombo. Una composizione del 1900 in cui quattro paggi con gli scudi di Castiglia, Navarra, Leon e Aragona ne sostengono la bara. Anche se per dovere di cronaca bisogna dire che non si sa realmente dove sia sepolto il navigatore, visto che anche l’isola caraibica di Hispaniola sostiene di custodirne i resti.

Terminato il tour della cattedrale torniamo a fare due passi in centro. Non ci facciamo mancare un aperitivo con tapas in uno dei tanti bar (TripAdvisor: CLICCA QUI). Ma un pizzico di malinconia ci assale, il giorno dopo sarebbe stato l’ultimo, stavamo per salutare la Spagna.