Una giornata toscana: da Pisa a Lucca

Direzione Marina di Massa. Era questa la meta del nostro viaggio toscano, qui avevamo prenotato l’hotel. Dopo il tragitto di andata e le sue piacevoli fermate, che vi ho raccontato nell’articolo precedente, eravamo giunti a destinazione. Una serata tranquilla e piacevole in attesa del giorno dopo, quando il nostro tomtom avrebbe puntato prima Pisa e di seguito Lucca. Ci aspettava una giornata impegnativa sotto un sole cocente. Dopo la colazione consistente della mattina seguente eravamo pronti per affrontarla.
La Piazza dei Miracoli di Pisa
Circa 50 km separano Marina di Massa da Pisa. Meno di un’ora di auto ed eravamo già arrivati. Avendo a disposizione poco tempo il nostro obiettivo era una zona in particolare, sono abbastanza sicuro che non sia difficile da immaginare. Sto parlando proprio della famosa Piazza del Duomo (dei Miracoli), che contiene un complesso di quattro monumenti storici, tra cui la Torre di Pisa.
Dopo aver lasciato la macchina in uno dei parcheggi a pagamento vicino ci avviamo verso Piazza dei Miracoli, che rappresenta appunto il centro artistico e turistico della città. Ciò che colpisce immediatamente, oltre la torre pendente sullo sfondo, è l’enorme spazio ed il curato prato verde che circonda il Battistero e la Cattedrale. Il periodo estivo rende il luogo tempestato da turisti. Riuscire a fare foto “pulite” è stata impresa ardua.

Ma andiamo con ordine: il primo monumento che incontriamo nel complesso è il Battistero di San Giovanni, dedicato proprio a San Giovanni Battista. La sua costruzione iniziò nel 1152, ma i lavori si prolungarono per oltre due secoli. Due stili sono ben evidenti a causa della realizzazione a più riprese: romanico e gotico. L’interno del Battistero è a pianta circolare rivestito da paramento murario in marmo bianco. La cupola ottagonale contiene alla sua sommità una statua bronzea del Battista.

Il secondo monumento è il Duomo di Santa Maria Assunta. Questa è una Cattedrale medievale di stile romanico. La sua costruzione fu terminata nel 1092 ed ha la forma di una croce latina a cinque navate. Che dire, Battistero e Cattedrale si completano a vicenda. Due opere uniche che rendono omaggio alla città di Pisa. Poi, tutto quel verde che circonda i due monumenti si abbina perfettamente al bianco marmoreo degli edifici.

E adesso tocca al simbolo della città, la struttura che con la sua obliquità sta su cartoline, spille, calamite, magliette. Sto parlando della Torre di Pisa. E’ l’attrazione principale, o meglio il fatto che sia inclinata la rende tale. E la domanda che milioni di turisti si saranno già fatti sorgeva spontanea in me: ma come fa a stare ancora in piedi? Questo campanile è alto 56 metri fuori terra ed un’inclinazione di 4,8° dall’asse verticale, non proprio bazzecole. La sua pendenza è dovuta ad un cedimento del terreno già nelle prime fasi della costruzione, stiamo parlando del XII secolo. Il fascino che però emana è incredibile, stavo li ad osservarla e a fotografarla, cercando di capire quale fosse l’angolo migliore.

Infine, a chiudere il lato Nord di Piazza dei Miracoli c’è il Campo Santo monumentale. Questo è un cimitero storico la cui costruzione iniziò nel 1277, ad opera di Giovanni Di Simone. Lo scopo della sua ampia struttura era quello di raccogliere i sarcofagi e le varie sepolture che da secoli affollavano la Cattedrale.
Col Campo Santo si chiude il complesso monumentale di Piazza dei Miracoli. Inutile girarci attorno, questo luogo (patrimonio dell’UNESCO) rende una visita a Pisa speciale. Sono sicuro che in città ci sia anche altro da vedere. Chi ha poco tempo, però, è passa da queste parti questa piazza non deve assolutamente perdersela.
Dentro le mura della città di Lucca
Dopo aver pranzato in una piccola trattoria ci avviamo verso Lucca (20 km da Pisa). Lucca ha una piccola particolarità che la rende ancora più attraente: il centro della città è avvolto dalle sue famose mura. Lunghe 4 km e larghe 30 mt circondano il centro storico, delimitando di fatto anche la zona a traffico limitato. Infatti, il mio consiglio è quello di parcheggiare la macchina fuori dalle mura per poi muoversi a piedi.

Il centro storico è uno dei più antichi e meglio conservati, caratterizzato da vie strettissime. Molti turisti ne rimangono positivamente colpiti, ed io non ero da meno. Tutte quelle stradine che si intrecciano creano un labirinto. Le mappe disparse per la città, fortunatamente, aiutano ad orientarsi verso le attrazioni principali.

Una di queste, forse la più famosa ed interessante, è la Piazza dell’Anfiteatro. Fu costruita a partire dal 1830 dall’architetto Nottolini, riprendendo l’antico tracciato dell’anfiteatro romano. La struttura ovale della piazza è infatti ben visibile. Un luogo armonioso e piacevole, rifornito di bar e ristoranti per non far mancare nulla ai turisti. Quattro piccole porte danno l’accesso alla piazza, rendendola di fatto una “piazza chiusa“.

Continuando a percorrere il “labirinto” arriviamo alla chiesa di San Michele. Nell’omonima piazza dove risiede questo luogo di culto, un tempo sorgeva il Foro Romano. Caratterizzata da un’alta facciata e dalla statua di San Michele Arcangelo nell’atto di uccidere il drago.

Piccola curiosità: in una piazzetta vicino la chiesa regna una statua di Giacomo Puccini, storico compositore italiano originario proprio di Lucca.

Può una persona visitare una città e non ammirarne il Duomo? A mio modo di vedere no. Per questo l’ultima attrazione, prima del ritorno a Marina di Massa, è stato il Duomo di Lucca. Questa cattedrale è dedicata a San Martino e la prima cosa che si nota è l’asimmetria sul lato destro della facciata, a causa di un adattamento alla Torre campanaria già esistente. L’interno è a tre navate e contiene straordinarie opere d’arte: una su tutte il monumento funebre di Ilaria del Carretto, moglie del Signore di Lucca Paolo Guinigi.

Unica pecca: come si nota dalla foto il campanile era totalmente coperto per lavori. Non abbiamo potuto godercelo appieno.
Terminato il nostro giro a Lucca ci rimettiamo in auto, pronti per tornare in hotel. Sul mio volto un’espressione di soddisfazione era piuttosto evidente. Anche se la stanchezza mandava i primi segnali, di fatto avevamo appena passato un giorno intero sotto il sole!! Ma ne era valsa la pena.