El Golfo Lanzarote, un luogo speciale per un’isola speciale

Vulcani, panorami mozzafiato, roccia lavica ed una dominante di colore rosso. Se mi dovessero chiedere di descrivere Lanzarote in pochissime parole non avrei dubbi. Nell’isola Canaria però c’è tantissimo da vedere. Partiamo dunque dal principio: circa 4 ore di volo, un auto noleggiata direttamente in aeroporto ed un comodo appartamento nel piccolo paese di Maguez (La Molina – BOOKING). Iniziava il tour dell’isola, senza un itinerario programmato ma facendoci trasportare dall’emozione. El Golfo Lanzarote e Los Hervideros sarebbero stati i piatti forti di questa prima giornata tutta da scoprire.
Il primo impatto con l’isola
La breve descrizione iniziale su Lanzarote non è casuale. Iniziando a percorrere le strade tortuose dell’isola ciò che mi balzava all’occhio, oltre alla distesa infinita di vulcani, era proprio la dominante di colore rosso che ne caratterizzava alcuni di essi. Uno spettacolo unico mai visto prima, la voglia irrefrenabile di scattare quel click della macchina fotografica, con un panorama difficilmente replicabile.

Questa è la cosa bella di Lanzarote, è un’isola tranquilla e poco affollata. Se sei in macchina e vedi qualcosa che ti colpisce ti fermi e ti prendi tutto il tempo per assaporarne l’essenza. Tu a contatto con la natura.

El Golfo di Lanzarote, un’esperienza unica
Dopo aver trascorso gran parte della mattinata ad osservare incantati il paesaggio, ci dirigiamo verso la località di El Golfo. Prima di andare nel punto panoramico che rende la località così ambita ci fermiamo da El Caleton per pranzare. Paella, vino e vista sul mare ci fanno entrare nel clima dell’isola, mentre il ronmiel (tipico rum delle isola canarie) mette la parola fine ad un ottimo pranzo.

A pancia piena ci dirigiamo verso la peculiarità di El Golfo Lanzarote: la vista sul laghetto verde. Un’autentica opera d’arte firmata “Madre Natura“. Questo spettacolare luogo nacque dopo un’eruzione del Timanfaya, nel 1730. Il raffreddamento della lava creò una conca, ed un laghetto si andò creando per via dei collegamenti sotterranei che lo legano al mare. Una splendida spiaggia nera fanno da cornice a questo luogo incantato.

E’ incredibile pensare a ciò che la natura è in grado di fare. Due agenti totalmente opposti (la lava ed il mare) e tre colori così forti (il nero, il verde ed il rosso) che però uniti danno vita a qualcosa di speciale. Tutto è nel posto giusto. Uno dei paesaggi più belli che abbia mai visto.

Los Hervideros
Era difficile staccarsi da El Golfo di Lanzarote. Dopo esserci presi tutto il tempo necessario ed averlo impresso in modo indelebile nelle nostre menti ci rimettiamo in macchina. Poco più a sud di El Golfo si trova Los Hervideros. Questo è il perfetto luogo d’incontro tra roccia lavica e oceano. Una scogliera sul mare che apre ad uno scenario naturale. Le forti onde, dovute al vento incessante delle isole Canarie, si schiantano contro gli scogli caratterizzando questo luogo.

La particolarità di questo come tutti i luoghi di Lanzarote è il minimo intervento umano sugli scenari naturalistici. Tutto è lasciato secondo il volere della natura. Questo crea un forte attaccamento al luogo. Ne entri in simbiosi, tu fai parte di esso ed apprezzi ciò che vedi.

Le saline di Janubio
Muovendoti in macchina ti capita di vedere qualcosa di inaspettato. E’ questo il caso delle saline di Janubio, le più grandi saline delle isole Canarie. La costruzione iniziò nel 1895 e furono portati a termine circa cinquant’anni dopo. Oltre ad avere un valore pratico per l’estrazione salina hanno anche un valore paesaggistico. La vista su di esse è incredibile, tutto è così geometrico, perfetto. Per descriverle userò le parole di César Manrique, artista poliedrico canariense che contribuì in modo essenziale a rendere Lanzarote ciò che è oggi. Egli disse: “La vista di una salina mi ha sempre impressionato, ma quelle di Lanzarote mi hanno colpito per la loro lineare bellezza ed il loro colore accecante“.

Punta del Papagayo
Per concludere il nostro primo giorno a Lanzarote ci dirigiamo verso la punta del Papagayo. Una serie di spiagge e delle scogliere ci pongono in prima fila per goderci il tramonto. Per gli amanti dei luoghi “da cartolina” questo è un luogo imperdibile, sopratutto nelle ore serali.
