Due giorni a Malaga, una vivace città di mare

Il mio primo viaggio in terra spagnola, tre diverse città e svariati mezzi di trasporto. Questo in breve, anzi brevissimo, l’itinerario del nostro piccolo tour in Spagna. La protagonista del viaggio è l’Andalusia, meravigliosa regione piena di luoghi e città meravigliose. La nostra prima destinazione era dunque Malaga: città di porto, di Picasso, dai lunghi vialoni alberati e da un centro dinamico e cosmopolita. Atterrati al Malaga International Airport, una navetta ci porta in circa 20 minuti in centro. Lasciamo i bagagli in ostello e siamo pronti per goderci due giorni a Malaga.
Il centro storico ed il suo Duomo
Una passeggiata per il centro storico della città è inevitabile. Le strette e curiose vie sono un invito all’esplorazione. La via principale del centro, la Calle Marques de Larios, raccoglie tutti i turisti offrendo negozi e vie piene zeppe di ristoranti e taperie. Numerose chiese sbucano da ogni angolo improvvisamente. Le piazze invitanti e pedonali inneggiano ai personaggi storici della città. L’orario ideale per girare il centro è il tardo pomeriggio, quando le vie si animano ed i negozietti ti catturano.

Nel cuore della città troviamo il Duomo, la Cattedrale dell’Incarnazione. Questa chiesa è una delle strutture rinascimentali più importanti dell’Andalusia. A causa della sua storia travagliata rimane ad oggi incompiuta per quanto riguarda la torre campanaria meridionale, simpaticamente chiamata “la monquita” (la monchetta). La sua stazza è comunque ammirevole e domina il centro.

L’Alcazaba di Malaga
L’Andalusia è una regione che è stata sotto l’influenza araba, e questo lo si nota in gran parte delle sue strutture. Il simbolo di questa influenza araba è l’Alcazaba. Questa è una fortezza appunto di epoca musulmana, che sorge alle falde del monte Gibralfaro, a pochi passi dal duomo. Inaugurata nel secolo XI è la più importante opera musulmana della Spagna. Costruita per necessità difensive, non venne però accantonato il culto della bellezza. Al suo interno stanze, giardini e fontane rendono questo luogo incantevole.

Nella parte centrale delle mura superiori vivevano i re ed i governatori. Architettura semplice di arte nasride. All’interno del palazzo troviamo ampi cortili rettangolari, ai lati portici aperti da tre archi formano la disposizione tipica dei cortili islamici andalusi.

Lasciando il palazzo ed addentrandoci nei giardini pian piano inizia la salita del monte. Raggiunto il punto più alto accessibile, godiamo di una vista sulla piccola baia dove nasce il porto di Malaga. Viste del genere, con sfondo mare, mi hanno sempre emozionato ed affascinato. La bellezza di questa città sta qui, nella sua compattezza e semplicità.

Il lungo mare ed il porto
Veniamo adesso alla zona che più mi ha colpito e che mi porto nel cuore. Lasciamo il centro per percorrere la via che costeggia il mare: la Paseo de los Curas. A rubare la scena e catturare la mia attenzione sono le palme che riempiono ed adornano il lungo mare, rendendo la scena “californiana“. E’ amore a prima vista.

Arrivati nei pressi del porto troviamo la zona più movimentata della città. La Muelle Uno, la lunga banchina che costeggia la baia fino ad arrivare al faro è ricca di ristoranti, taperie e bancarelle di ogni genere. La sera questa zona si riempie di turisti e persone locali in cerca di una piacevole serata. La Muelle è costeggiata interamente da una passeggiata sopraelevata che mette in risalto la baia ed il porto.

Meraviglioso il tramonto a cui abbiamo assistito, vedendo scomparire il sole oltre la ruota panoramica e la città.

Il museo di Picasso
Pablo Ruiz y Picasso, nato a Malaga il 25 Ottobre 1881. Potevamo esimerci dal visitare il museo a lui dedicato dalla sua città natale? Assolutamente no.

Questo museo si trova nel palazzo Buenavista di Malaga e raccoglie un’esposizione permanente di 200 opere dell’artista. Personaggio innovativo e poliedrico che mette a nudo la sua ideologia e personalità riversandola nei suoi quadri. Purtroppo all’interno del museo non è possibile fotografare le opere di Picasso, ma il palazzo contiene anche un’interessante mostra di Jackson Pollock, pittore statunitense considerato tra i maggiori rappresentanti dell’espressionismo astratto. Qui gli scatti erano consentiti e ne ho giustamente approfittato.

Terminata la visita al museo decidiamo di concludere quest’immersione nell’arte andando a visitare il Museo Casa Natal de Picasso, il museo della casa natale dell’artista, situato in Plaza de la Merced. All’interno delle sale ammiriamo diversi mezzi espressivi utilizzati dall’artista: i primi studi accademici, le incisioni e le ceramiche. Concludono la visita cimeli di famiglia, fotografie ed un autoritratto dell’artista.

I due giorni a Malaga, trascorsi velocemente, mi hanno mostrato una città per certi versi inaspettata, che mi ha piacevolmente colpito ed affascinato. La sua struttura la rende vivibile e tappa sempre più in voga tra i turisti, sopratutto per i viaggiatori “on the road“. Ed il nostro viaggio era solo all’inizio.