Alla scoperta di Paros: il viaggio e la cittadina di Parikia

Tempo di estate, tempo di vacanze. C’è chi per la propria meta estiva prende spunto dai programmi in TV, chi da agenzie di viaggio, chi da internet. Infine c’è chi prende spunto dai film, come nel nostro caso. Dal titolo tanti di voi avranno già capito di cosa parlo. Avete presente il film “Immaturi il viaggio“? Raoul Bova e compagni che vanno in questa stupenda isola Greca facendo morire di invidia i telespettatori. Be, quell’estate avevamo deciso che l’invidia sarebbe diventata realtà. Paros, più precisamente Parikia, era appena diventata la nostra meta turistica.
In viaggio verso le Cicladi
Prenotare un viaggio per Paros può sembrare complicato inizialmente, ma non lo è affatto. Bisogna innanzitutto sapere che l’unico aeroporto presente sull’isola ha solo voli nazionali, cioè irraggiungibile dall’Italia. Quindi, a meno che spendere parecchie ore di nave partendo dall’Italia stessa, bisogna prendere il volo per Atene. Dopodichè si può scegliere o un aereo interno o la soluzione più gettonata: il traghetto che da Atene arriva direttamente al porto di Parikia, a Paros. Ci sono diverse compagnie navali e decine di siti da cui prenotare i biglietti della nave. Io consiglio la Blue Star Ferries, che ha i prezzi più convenienti, e di affidarvi direttamente al loro sito (in Inglese).
Questa soluzione dello scalo ad Atene risulta molto comoda nel caso vogliate fare una piccola visita alla capitale greca, e vi assicuro che fare un salto nell’ Acropoli ne vale la pena. Ma la meraviglia del Partenone l’avremmo vista al nostro ritorno. Dopo essere atterrati all’aeroporto Eleftherios Venizelos (per la pronuncia pensateci voi), avevamo circa mezz’ora per raggiungere il Pireo, uno dei due porti della città. Quindi via di corsa in metropolitana. Nel frattempo un misto di euforismo e di paura di perdere la nave cominciava a salire in noi. Fortunatamente il porto e l’aeroporto sono collegate da un’unica linea ed il tragitto è di circa 30 minuti.
Una volta imbarcati, comodi e tranquilli , avevamo 4 ore per rilassarci e mangiare finalmente qualcosa prima di arrivare a destinazione nel tardo pomeriggio.

La cittadina di Parikia
Al nostro arrivo ci aspettava il proprietario dell’appartamento affittato via Booking che gentilmente ci avrebbe accompagnato. La scelta di Parikia rispetto ad un’altra città è abbastanza semplice: innanzitutto, insieme a Noussa, è il centro con maggior attrattiva turistica. Inoltre è ben collegata con tutto il resto dell’isola tramite bus. E non dimentichiamoci che la nave ci avrebbe lasciati li, quindi anche una comodità in più.
Terminato questo lungo viaggio, una passeggiata nel centro di Parikia è inevitabile. Le sensazioni e i profumi di quei momenti mi resteranno addosso a lungo. In un certo modo quel luogo mi ricordava la mia terra, la Sicilia. Il profumo di mare ti fa sentire finalmente in vacanza e la guida dei greci è piuttosto confusionaria. Insomma, per un attimo mi sono sentito a casa.
Le vie del centro, invece, sono uniche e tipiche delle isole greche. Strette, con piccoli negozi e di una predominanza cromatica bianca e blu. Per chi ha visto il film che ci ha dato l’ispirazione trovarsi in quelle vie è una sorta di deja-vu. Sai di essere li per la prima volta ma allo stesso tempo le conosci già così bene. La piccola piazzetta con al centro il grosso albero, divenuta così celebre nel film, è un misto di originalità, fantasia e stravaganza.

Uscendo dal piccolo centro invece trovi il museo archeologico di Paro. Questa piccola esposizione ospita collezioni di oggetti trovati sull’isola, ceramiche, sculture di età arcaica e classica e ritrovamenti datati dal neolitico all’età romana. A pochi passi dal museo è possible visitare la basilica della Madonna di Katapoliani, chiesa risalente al VI Secolo.
Infine, sopratutto la sera, una passeggiata sul lungo mare è quanto di meglio possa offrire questo luogo. I ristoranti che si ammassano sulla via sono invitanti e non eccessivamente costosi. I negozi aperti fino a tardi danno parecchi spunti per i classici regali souvenir. Mentre le barche dei pescatori che vanno e vengono dalla costa ti fanno assaporare lo spirito e la vita dell’isola. Isola che vive praticamente di turismo.

Insomma, ci stavamo già affezionando a quel posto. Dal giorno dopo saremmo partiti alla scoperta dei luoghi che rendono così caratteristica Paros e delle meravigliose spiagge che questa gemma delle Cicladi offre.